Il mio libro DALLA MALATTIA ALLA GUARIGIONE


Come nasce il mio libro

Il mio libro, che ho pubblicato su Amazon nel 2017, nasce da più esigenze: in primis per parlare di verità, della mia esperienza, di tecniche splendide e non ancora molto conosciute, come il Life Alignment e la terapia di regressione alle vite passate.

Un mio obiettivo era anche di farmi un po' di pubblicità, speravo di riuscire ad arrivare a più persone che fossero interessate alle tecniche di guarigione che utilizzo, ai corsi di Life Alignment che io posso insegnare. E questo non per mio ego personale, ma perchè ci credo davvero molto in ciò che ho imparato e ciò che faccio.

Ad ogni modo credo che è un sasso lanciato nello stagno, prima o poi le sue onde raggiungeranno qualcuno, qualcosa di buono ne verrà.



Perchè l'ho pubblicato su Amazon

Avrete capito che io sono una persona libera, e poi anche molto veloce: quando decido qualcosa non voglio aspettare anni per vederla realizzata. Il passaggio ad una editrice tradizionale mi avrebbe comportato un lavoro estenuante di ricerca, e il rischio di richieste di cambiamenti nel testo per opportunità. Invece Amazon permette una veloce pubblicazione, e Amazon è comunque il principale negozio di e-commerce, soprattutto legato al libro.

Estratti dal libro

Qui di seguito potrete leggere degli estratti dal libro.






Introduzione del libro

La mia iniziazione alle terapie olistiche alternative, e sottolineo alternative (molti, per paura di toccare poteri forti, ne parlano come di terapie complementari.... io no, io voglio camminare solo nella verità...e chiamare le cose con il loro vero nome), olistiche, energetiche, quantistiche che dir si voglia, è stata come una favola.

Una favola che era iniziata molto male, perché verso i 15 anni finii in una spirale nera di dolore e depressione. Infatti cominciai ad avere ogni giorno mal di testa, che partiva dalle prime ore del mattino e aumentava di intensità durante il giorno, e insonnia notturna, via via più grave e pesante. L'accoppiata di queste due cose mi portò nel breve a farmi andare a rotoli l'intera vita, la scuola andava male, i rapporti interpersonali pure, e in famiglia si legava il cattivo andamento scolastico alle distrazioni, che mano a mano venivano limitate.

La sofferenza e l'incapacità di uscirne mi portò a chiedere aiuto al medico di base, e poi agli specialisti in ospedale. Un percorso classico quello di affidarsi alla medicina tradizionale, ai farmaci, a psicofarmaci, ecc. Il risultato fu che il mal di testa e l'insonnia col tempo rispondevano sempre meno ai vari farmaci prescritti, con l'aggravante che iniziavo ad avere anche problemi gastrici. Ci fu un momento in cui, con l'ultimo soffio di voglia di vivere che c'era ancora in me, presi in mano la situazione e mi misi a cercare nuove strade. Fu così che pensai allo yoga, di cui avevo sentito parlare come possibile strumento per trovare salute e serenità. Andai a cercare diversi libri sull'argomento, e ne scelsi due, uno sullo yoga indiano, del resto ai tempi lo yoga veniva associato alla cultura dell'india, e uno di hatha yoga tantrico tibetano, in cui si parlava anche di scienza, e che sembrava uno yoga molto laico. Dopo la lettura di entrambi i libri, quello che mi appassionò e che sentii più interessante e affascinante fu quello tibetano (Yoga giorno per giorno, di Ugo Plez). Ci fu anche un libro importante che trovai sulla mia strada, 'Le vostre zone erronee' di Wayne Dyer, libro che ho consigliato così spesso ai miei amici e clienti da perdere il conto!

Iniziai così a prendermi cura di me, a prendere la vita nelle mie mani (talvolta contro tutti, visto che venivo deriso e ostacolato persino in famiglia per le mie scelte), e lo yoga mi portò una completa, veloce e inaspettata guarigione nel giro di un solo mese! Da quel momento capii che non siamo fatti solo di molecole, di reazioni chimiche, di scambi gassosi e liquidi corporei, ma anche di energia, di chakra, di meridiani energetici.

Corollario di quella guarigione, fu molto di più della guarigione.... Corollario, significa letteralmente "gratifica straordinaria che si dava agli attori nella Roma antica, sotto forma di piccole corone d'oro e d'argento". A me, dopo quei primi mesi di rinascita, arrivò molto... intanto passai a scuola dall'essere il bocciato predestinato, quello che i professori nemmeno guardano per le interrogazioni perché tanto già destinato a perire, passai da 7 materie insufficienti a solo una, che mi fu data solo perché ero comunque già promosso (infatti in quella materia avevo 5,9 di media, ma essendo in un liceo sperimentale, ero comunque promosso, per le regole di quella scuola).

Poi la legge di attrazione, che ai tempi non conoscevo, mi regalò sempre in quei giorni diverse vincite ai concorsi.... magliette, pattini a rotelle, ecc. fino ad arrivare a due vacanze premio della rivista Topolino, legate ai concorsi dei giochi di dama e scacchi. Una settimana in montagna e una al mare per due persone in hotel di lusso. Il dirigente della rivista Topolino mi disse che era imbarazzato, perché il sorteggio per entrambi i concorsi era stato fatto fra migliaia e migliaia di cartoline, e la possibilità di vincere entrambi i concorsi era davvero infinitesima... sembrava che fossi stato "aiutato". L'aiuto c'era, ma veniva dall'Universo.

Durante la settimana premio legata al concorso di scacchi, a Vetriolo (vicino il più famoso Levico), mi capitarono due cose interessanti. La prima fu l'amicizia con due ragazzini (facevano parte della categoria inferiore del concorso) che avevano ricordi della vita precedente. Questi ricordi erano molto precisi per uno dei due in particolare; le sue immagini, i significati e la storia era nitidissima. Mi raccontò che lui era in una vita precedente un contadino, una persona semplice, e che quando arrivò nella sua zona rurale la guerra, con soldati vestiti come gli eserciti napoleonici, fece finta di essere morto sul campo di battaglia, per salvarsi la vita. E poi si ricordava della sua morte avvenuta banalmente per intossicazione da funghi velenosi. Ci fu anche un'altra esperienza strepitosa in quella vacanza: la mia prima forte esperienza paranormale. Alla sera si vedeva la tv nella sala apposita dell'hotel, e vedemmo una sera, se non sbaglio un giovedì, un programma che seguivo sempre anche da casa e che mi incuriosiva: Mister-O, su Rai 2. Quella sera c'era un esperimento paranormale che includeva gli spettatori. Dallo studio c'era Carlo Biagi (che più di venti anni dopo per caso conobbi a Milano ad un corso di Theta Healing!) che guidava una meditazione per gli spettatori. C'erano in studio a Roma tre pacchi contenenti tre oggetti misteriosi, in presenza di un notaio ne veniva estratto a sorte uno, e solo in quello lo spettatore doveva proiettare la propria coscienza e vedere al suo interno l'oggetto prima che il pacco fosse aperto. Ricordo chiaramente che vidi l'oggetto, e lo dissi prima dell'apertura del pacco. Una signora vicino a me vide un altro oggetto, poi vedemmo che il suo oggetto era giusto ma presente in uno dei due altri pacchi non sorteggiati...Era entrata per sbaglio nel pacco sbagliato! Quando aprirono il pacco fu per me un'emozione incredibile! Esattamente quello che avevo visto io! Corsi in camera pieno di eccitazione.... wow... si poteva proiettare la mente fino a Roma e vedere dentro una scatola... allora non siamo così limitati come spesso ci sembra!!!

E non c'è due senza tre: in quella vacanza premio mi successe un'altra cosa grandiosa: la mia prima esperienza di estasi! Fu un caso: in una gita sulla cima del monte Panarotta dimenticai un oggetto proprio sulla vetta! Dovevo tornare per riprenderlo, ma era il penultimo giorno, il giorno dopo era l'ultimo giorno con le premiazioni e i saluti! Allora mi svegliai presto al mattino, e di volata arrivai sulla cima. Ero solo, con il sole che lentamente saliva dal basso, con le valli nascoste dalle nuvole, e solo le cime delle montagne sbucavano da quel bianco panna montata. Lì ebbi un momento, un secondo, 5 minuti? Boh... so solo che fu bellissimo, non ero più piccolo e limitato, ma gigante, connesso con tutto il mondo, con l'Universo intero, amato e amante.... così vicino a Dio!

Emozioni simili mi capitarono anche durante un particolare esercizio/respirazione yoga eseguito sul treno di ritorno dall'Università, una meditazione sul canale energetico Sushumma che scorre nel midollo spinale, e poi ancora meglio nella incredibile esperienza NDE (near death experience, esperienza di pre-morte), di cui racconterò poi.

Quell'anno fu veramente importante nella mia vita, dal punto più basso, da una spirale nera che mi risucchiava sempre più in basso nel dolore e nella disperazione, fino ad una rinascita e alla scoperta di un nuovo mondo. Da lì piano piano presi più conoscenza e coscienza di cosa fosse la malattia e la guarigione, titolo di questo libro, e mano a mano che la vita si dispiegava, leggevo libri classici e recenti sulla guarigione, sulla spiritualità, sul paranormale. Mi interessai di Agopuntura, che usai su me con grande successo, di Cristalloterapia, di Terapia delle Polarità, di Radionica, di Theta Healing e di Pranic Healing. In parallelo i miei studi scientifici proseguirono nel più rigoroso scientismo occidentale, dal liceo scientifico al corso di laurea in Fisica all'Università degli Studi di Milano.

Anche lì le sincronicità non mancarono! Nel momento più importante, la richiesta della tesi, ero dal mio professore Ugo Facchini, un professore che stimavo molto perché aveva avuto una storia accademica importante e nello stesso tempo non si dava arie da primo della classe. Pensavo ad una tesi di fisica nucleare, e quando mi fece accomodare nel suo studio, arrivò una telefonata da un collega della facoltà di medicina. La telefonata era molto interessante, ed era su un argomento a me sconosciuto, e che mi intrigava molto.... alla fine della telefonata, mi scusai della mia invadenza e chiesi al professore di illuminarmi sull'argomento, a me ignoto. Lui mi raccontò di questa proprietà degli esseri viventi di emettere energia sotto forma di luce, chiaramente luce non nella banda dell'infrarosso (cioè del calore, quello che tutti sanno e che è ovviamente semplice da capire) ma nella banda della luce visibile, con lunghezza d'onda vicino al colore rosso. Mi raccontò anche di esperimenti curiosi, di come ad esempio se si tira la testa ad una gallina uccidendola, si ha un massimo di emissione di biofotoni, e poi più nulla.

Doveva essere la mia tesi! Troppo interessante e figo come argomento, e il fatto che nessuno l'aveva utilizzato prima era uno stimolo ancora maggiore. Così il professor Facchini mi mise in contatto col suo collega di medicina, il professor Solimene, che mi mise a sua volta in contatto con un altro personaggio interessante e fuori dal comune: il professor Danilo Codazza, microbiologo di medicina veterinaria. Il periodo della tesi fu, anche per altri motivi, il periodo più bello della mia vita... e scoprire che anche la scienza poteva dimostrare questo mondo di energie e guarigioni energetiche, era per me una scoperta bellissima (e sarà il tema di un più poderoso libro sul quale lavoro da innumerevoli anni), come spero di tornare attivamente nella ricerca legata ai biofotoni. La tesi era una ulteriore dimostrazione sulla capacità della cellula di emettere fotoni (detti 'biofotoni' perché di origine biologica) attraverso il DNA della cellula stessa. La tesi era di tipo sperimentale, e quindi attraverso particolari macchine rivelatrici di alta sensibilità (apparecchi fotomoltiplicatori che venivano dalla ricerca in fisica delle particelle elementari) si potevano misurare questi fotoni emessi da quattro tipi diversi di batteri, dimostrando il legame fra emissione massima e divisione cellulare, ovvero fra emissione dei biofotoni e lo srotolamento dell'elica del DNA e della sua replicazione.

Laureato in fisica con tale tesi di laurea mi illusi di essere chiamato in qualche centro di ricerca, o di ricevere risposte alla mie numerose candidature in diverse società e aziende.... invece nulla! Fui chiamato da un'azienda di informatica che mi formò sul linguaggio Cobol e sul lavoro di analista programmatore (che ha comunque delle similitudini col lavoro del terapeuta.... si mettono a posto i programmi, individuando dove c'è un malfunzionamento, e realizzando un flusso di informazioni ed elaborazioni ottimali). Coi primi stipendi guadagnati mi organizzai una piccola vacanza terapeutica in Trentino, nel paese di Vigolo Vattaro dove c'era un convento di suore cattoliche brasiliane che offrivano una cura alternativa molto interessante: la terapia con l'uso delle piramidi. Questa realtà curiosa l'avevo scoperta grazie ad un libro di cose strane e curiose presenti in Italia, ed effettivamente lo era abbastanza! Appena arrivato lì (avevo già preso gli accordi per telefono) mi feci raccontare la storia, che anche qui sapeva molto di fiaba: un polacco che all'inizio del '900 curava in Europa con l'uso di piramidi, ma poi fu ovviamente perseguitato dalla classe medica e incarcerato. Una volta libero emigrò nelle Americhe, ma anche qui ebbe problemi con la giustizia, e allora in Brasile regalò le piramidi (e le placche di una lega di piombo, che vengono usate insieme alle piramidi) alle Piccole Suore dell'Immacolata Concezione, e insegnò loro come utilizzare le piramidi nella cura delle persone, sapendo che le suore non avrebbero avuto problemi con la legge, tanto più che non l'avrebbero fatto a fine di lucro. E così a Vigolo Vattaro, dove c'è questa piccola base legata alla casa natale della fondatrice di questo ordine, esiste questo piccolo convento dove le suore continuano da anni a curare gratuitamente (in cambio di offerte libere) le persone affette dai più svariati problemi. Le tre suore che c'erano ai tempi erano tre persone d'oro. Io parlai parecchio con quella che ne sapeva di più delle piramidi, e devo dire che ho un ricordo bellissimo di una persona veramente bella. Alle mie richieste curiose di come le gerarchie cattoliche vedevano questo loro lavoro in ambito delle terapie alternative, mi raccontarono che nei vari anni ebbero un vescovo molto aperto e simpatizzante verso loro, e che pure si era curato e aveva mandato persone a curarsi da loro, un altro vescovo invece ostile, e l'ultimo del tempo che era neutrale. Mi raccontarono cose veramente interessanti su come varie malattie rispondevano (mi colpì come ad esempio tessuti cancerosi duri diventavano molli, e via via meno aggressivi), ma ovviamente non promettevano mai nulla, né vi era mai il minimo condizionamento psicologico. La cura consisteva nell'utilizzare queste piramidi (se ricordo bene ne avevano tre) fatte da aste di ottone con le facce della piramide vuota e aperta, dove ci si infilava la testa e parte del busto (i lati della piramide erano circa lunghe un metro). Sul lettino, distesi dentro questa piramide, ci si riposava un tempo leggermente inferiore all'ora, e sulla punta della piramide veniva posto un cappuccio di cartone colorato a forma di piramide anch'esso, col colore di cui si voleva trarre la relativa energia. Mi ricordo che io, pur non avendo nulla di particolare, dissi che avevo bisogno di lavorare sullo stress e sulla stanchezza, e quindi venne scelto il colore giallo. In più, nel caso si volesse lavorare su qualche organo particolare che era al di fuori della piramide, si potevano mettere le piastre (composte da una lega di piombo) sui punti desiderati del corpo, con la funzione di far arrivare le energie convogliate dalla piramide sul punto desiderato, anche se esterno alla piramide. Ovviamente la piramide deve essere posta esattamente con i lati in direzione est/ovest e nord/sud, e la testa va messa verso nord. Io non sono mai stato un grande sensitivo, ma a partire dalla seconda seduta davvero sentii fisicamente l'energia nel petto, una vibrazione fisica simile ad un formicolio, e pur non avendo in quel momento nessuna malattia, mi sentii veramente bene dopo i trattamenti. E così, alla fine della mia breve vacanza esoterica (esoterismo significa verità nascosta, tutto ciò che riguarda il sapere e che a causa di vari motivi non è conosciuto ai più) chiesi alla suora superiora come potevo fare per avere una piramide come quella. Lei mi disse che ovviamente loro non vendevano o commerciavano nulla, ma che era stato da loro un ricercatore di Mestre che aveva preso tutte le misure delle loro piramidi e che le avrebbe fatte costruire quasi identiche da un artigiano di Venezia. Quel ricercatore era G. B. (col quale feci anche una camminata sul fuoco da lui organizzata, ovvero su un letto di braci roventi lungo almeno sei metri, per quel che mi ricordi, ma quella è un'altra storia!) che aveva un centro di terapie a Mestre e che organizzava anche corsi ed eventi legati alla medicina psicosomatica, alla allora fiorente psiconeuroendocrinoimmunologia e alle terapie energetiche alternative. Fu così che quando andai da lui per ritirare le piramidi, mi diede il giornalino del suo centro, e in un articolo si parlava di una terapia sconosciuta che lavorava sulle emozioni e che appunto si basava sulla connessione malattia/emozioni... una cosa che in qualche modo risuonava in me. Così, anche se in quel momento il mio desiderio era di fare un corso di Shiatsu (molto più famoso e conosciuto), qualcosa in me scattò, e dopo un po' di tempo decisi di fare quel primo corso di Body Alignment/Allineamento Corporeo con questo Jeff Levin, suo ideatore, in un bell'albergo a Montegrotto Terme. Il primo corso, o Primo Livello, fu una due giorni e mezzo piena di meraviglia... ogni momento che passava ringraziavo Dio di avermi condotto in quel posto e in quel corso così bello, profondo, meraviglioso e sorprendente! Ai tempi conoscevo ancora poco del mondo energetico, e le varie dimostrazioni di come le emozioni proprie e altrui potevano condizionare il livello di energia, e i vari modi di difesa, mi interessarono e sorprendettero. Poi anche il test chinesiologico per comunicare col proprio Sé Superiore (o 'Io divino' che si voglia chiamare) e col Sé Superiore delle altre persone, era davvero una grande cosa! Tornai a casa pieno di soddisfazione e di voglia di continuare quel viaggio così interessante e avvincente. E così feci il diavolo a quattro per partecipare al terzo livello, che era dopo alcuni mesi, saltando il secondo (perché era già stato fatto)! In effetti G. B. voleva farmi partecipare ad un evento interessante e contemporaneo del corso, un simposio di una branca della medicina psicosomatica che allora era abbastanza agli inizi, la psiconeuroendocrinoimmunologia. Io invece volevo solo partecipare al corso con Jeff Levin, e sapevo che se perdevo quel terzo livello, chissà quando lo avrei mai più fatto! E allora comprai le videocassette e i manuali del secondo livello, mi preparai per conto mio e una volta avuto l'ok da Jeff Levin, feci salti di felicità alti fino al soffitto! In effetti sapevo cosa mi aspettava, ma la realtà fu al di là di ogni mia più rosea aspettativa. Il terzo livello sempre a Montegrotto fu uno dei momenti più fecondi e importanti della mia vita, perché capii veramente fino a dove può arrivare la guarigione con il Body Alignment.... il corso fu bellissimo, prendeva in considerazione anche altre conoscenze antiche, come l'iridologia, ma riviste in modo rivoluzionario. Ad esempio l'iridologia dà solo una indicazione delle proprie debolezze congenite, ma non dà soluzioni curative. Rivista nel Body Alignment c'è la possibilità di incidere su quelle malattie congenite, e contemporaneamente nel vedere modificati (rimpiccioliti, o addirittura spariti) i segni/macchie legate a quei problemi fisici. Il terzo livello è molto legato alla struttura del corpo, quindi si lavora molto su sistemi corporei legati alla struttura: sistema strutturale (qui si considera unione di sistema scheletrico, articolare e muscolare), sistema scheletrico, sistema articolare, sistema muscolare e sistema connettivo. Quindi arrivò la dimostrazione/terapia di gruppo (poi ne parlerò più avanti) del punto 'injury'. Il termine injury viene tradotto come "ferita", in realtà in inglese ha un senso più ampio, sia come ferita ma anche come trauma. In italiano ferita lo si lega molto a tagli, a situazione traumatiche con sangue. Quindi quando Jeff Levin chiese al gruppo chi poteva ritenersi collegato in qualche modo al punto/tema ferita, fra tanti che alzavano le braccia raccontando vari incidenti, io me ne rimasi in tranquillo silenzio. Ma Jeff si avvicino a me, e mi chiese: "e tu Bruno?, vieni qui sul lettino che sei la persona prioritaria!", così iniziò una terapia veramente profonda e importante.

Ricordo che al ritorno dal primo livello o modulo, iniziai come suggerito a sperimentare subito su amici e parenti, e ricordo la terapia ad un'amica della mia amica G. Questa giovane mamma aveva avuto un incidente d'auto, essendo stata tamponata da dietro da un'altra auto. Aveva il collarino, un forte dolore legato al colpo di frusta e però anche paura di guidare, anche se dovendo portare la sua bambina all'asilo, non poteva sottrarsi di guidare. Lavorai per circa un'oretta, solo con le energie e le emozioni, come è il Body Alignment by Jeff Levin. Alla fine lei si alzò lentamente, fece varie rotazioni della testa e torsioni del collo, che fino ad un'ora prima era rigido e dolorante, e disse sorpresa con la luce negli occhi: "ma io non sento nulla! non sento nulla!".... il dolore se n'era completamente andato! E così anche la paura di guidare. Fu probabilmente in quel momento, pieno della sua sorpresa, meraviglia ed eccitazione, ma al pari anche della mia, che mi dissi dentro: "una tecnica del genere non te la puoi tenere per te! la devi far conoscere e praticarla il più possibile!". Avevo già avuto risultati su altri problemi di salute, ma questo era il primo problema fisico, da trauma fisico... sapete... spesso si demoliscono le terapie alternative dicendo che sono fondate sull'effetto placebo... dimenticandosi poi che lo stesso discorso vale per la medicina ufficiale, dove il placebo è ancora più forte per tutti i condizionamenti e le suggestioni date fin da piccoli, ogni giorno della vita!... ma qua c'era un problema fisico traumatico. Hai voglia di parlare di placebo! Non avevo mai e poi mai pensato di fare terapie alla gente, di praticare le strade delle guarigioni energetiche, alternative alla medicina ufficiale, ma quando appresi questa tecnica così bella, con risultati spesso immediati e notevoli, e anche così ancora poco diffusa, mi sentii in dovere di proporla agli altri, quasi fosse un sacrilegio tenermi solo per me una cosa così bella che poteva essere di grande aiuto. Così iniziai a praticarla su amici e parenti, e poi sempre ad un pubblico più vasto con notevole soddisfazione mia e di chi la riceveva. Devo dire che il gradimento di chi è venuto da me è sempre stato notevole. Ho solo avuto pochi insuccessi, e quelli mi sono stati di sprone ad essere più chiaro e più duro. Non si possono avere infatti delle guarigioni se non si mette del proprio, se non si beve sufficiente acqua (una cliente non riusciva a mandare giù che pochissima acqua, e dato che il nostro corpo è fatto di campi elettromagnetici e di correnti elettriche, l'acqua è fondamentale... mi viene in mente che forse utilizzando la tecnica della regressione alle vite passate avremmo potuto capire come mai aveva difficoltà a bere... magari in una vita passata era morta affogata, oppure torturata con il riempimento nella bocca di acqua, o col waterboarding, cioè affogamento, ma al tempo non conoscevo la PLRT), se non si lavora su se stessi (una parte del lavoro viene fatta dal cliente durante la terapia stessa, ma una parte la deve fare poi nella vita... se vengono fuori certi problemi e do alcuni suggerimenti che non vengono seguiti, allora è inutile o poco utile il trattamento), se non si ha il coraggio di fare certe scelte e si ha paura di seguire veramente una strada.

Quando ero piccolo e mi avvicinai a queste terapie energetiche e olistiche, di solito venivano chiamate alternative, proprio perché erano così distanti dalla medicina ufficiale sia come pratica di guarigione che a livello concettuale. La medicina ufficiale è basata sulla farmacopea, e sulle reazioni chimiche e molecolari. E poi è localizzata. Se c'è un'infiammazione o una malattia ad un organo , si lavora a livello di quell'organo. La medicina olistica invece (penso all'Omeopatia, all'Agopuntura, allo Yoga, e a tante altre discipline olistiche più recenti come il Body Alignment e la PLRT) si occupa della persona nella sua totalità, e per totalità non intendo solo tutto il corpo, ma anche tutti i nostri livelli di esistenza (corpo fisico, eterico, emozionale, mentale e spirituale). Dicevo... una volta si parlava di terapie e medicina alternativa, ma da diversi anni, dopo numerosi attacchi più o meno violenti della medicina ufficiale, della politica, ma persino della Chiesa!, è stato scelto un profilo più basso... utilizzando il termine di terapie e medicine complementari, da eventualmente affiancare alla medicina ufficiale, appunto come complemento, o addirittura da utilizzare come terapie palliative in malati terminali. Io no, io chiamo le cose con i loro nomi, non ho paura della verità ma anzi combatto per essa (è anche il motivo per cui volutamente non ho utilizzato nomi finti per proteggere la privacy di quanto vado raccontando, ma solo le iniziali di nomi veri...). Il Body Alignment, come molte altre tecniche energetiche, per me, e sottolineo PER ME, sono terapie e medicine ALTERNATIVE. ASSOLUTAMENTE ALTERNATIVE. Con ciò non ho mai rifiutato chi veniva da me, e nel contempo utilizzava anche la medicina ufficiale. Ognuno fa le proprie scelte e, anche se non le condivido, le rispetto. Nel mio vocabolario la parola "rispetto" ha un grandissimo significato e una grandissima importanza. Ma la mia storia è quella di un ragazzo che spesso si ammalava, che faceva un grande consumo di farmaci, e che da 17 anni non ha più toccato un solo farmaco, nemmeno l'antidolorifico/antiinfiammatorio dopo le cure dentali. E non sono mai stato meglio! E sarò anche un po' oltraggioso verso il pensiero comune, ma quando mi arriva una qualche malattia o dolore, do il benvenuto e ne sono felice, perché la malattia può portare solo del bene. Quando ci si ammala, bisognerebbe fare una festa perché la malattia è un dono di Dio. Altro che combattere... che cosa stupida.... la malattia è un dono dell'Universo per la nostra crescita. Ma queste parole so che i più le considereranno eretiche.... dopo secoli di condizionamenti, ne sono consapevole. E anche molto molto più comodo pensare che non sia così! Zero responsabilità! Quindi a chi si rivolge questo libro? A tutti! Anche se molti non accetterebbero nemmeno una riga di questo libro, e allora aggiusto il mio target: a tutti quelli che sono disposti a mettere in discussione, come ho fatto io, credenze secolari ben impiantate nella nostra testa e nel nostro inconscio. A tutti quelli che sono interessati a guarire, guarire veramente. A tutti quelli che hanno coraggio, perché ci vuole coraggio nel passare da un modo di pensare alla malattia come ad un incidente casuale, ad un qualcosa di esterno da combattere, invece che a capire che la malattia si sviluppa perché le abbiamo preparato il terreno perfetto per crescere, perché abbiamo noi stessi (con le nostre paure o emozioni negative, con i nostri traumi non superati) messo i semi e bagnato ogni giorno la terra con i nostri pensieri. Questo libro si rivolge a chi non ha paura di camminare su terreni difficili, come sono la solitudine in cui spesso mi sono ritrovato anch'io, e di vivere la libertà della Verità. La Verità vi renderà liberi, diceva qualcuno qualche tempo fa... Sapete... la cosa che mi ha sempre entusiasmato di questo percorso e delle terapie, non è tanto la guarigione in sé stessa, il dolore che non c'è più, il tumore sparito, ma il cambiamento di stile di vita dei miei clienti. L'avvicinamento alla forza, all'amore, alla serenità, alla felicità, che sono tutte scelte dipendenti da noi, come tutto dipende da noi. Tutto. Come dimostra la fisica quantistica e i numerosi studi sulla legge di attrazione. Se c'è una cosa che non sopporto, è la gente che si lamenta. Ovviamente si lamenta mai di sé stessa, ma degli altri, del governo, di quel tale politico, della tale malattia, della cattiva sorte. Su facebook spesso provo pena per la miriade di sfoghi, spesso pure maleducati. In realtà questa gente ha la realtà, come me e come te, che ti stai creando e ti crei in ogni secondo di vita. Con i tuoi pensieri, le tue azioni, il tuo inconscio. Quindi sono orgoglioso di te, caro lettore, perché se sei fra quelli che penserà che queste sono tutte puttanate, e metterà un feedback negativo su amazon, ok! Ci siamo attirati entrambi, si vede che per qualche motivo ti serviva leggere cose che per la tua attuale consapevolezza sarebbero sembrate arrivate da Marte, e che magari fra trent'anni o altre tre vite ti parranno interessanti, e a me serviva un feedback negativo per aiutarmi nel controllo del mio ego, e perché i veri grandi libri sono sempre un po' visionari, e non hanno mai tutti i feedback positivi. Se invece almeno un po' riesci a capirmi (capisco io stesso che dico cose un po' al di fuori del gregge di pecore) e non hai paura di vedere se c'è del vero in queste fiabe, allora ti ammiro, e ammiro la tua voglia di mettere in discussione quanto circola sui libri di testo, e metterti te stesso in discussione, come mi sono messo in discussione io stesso e come ogni giorno cerco di ripetere questo approccio alla vita così raro.

Il discorso principale è legato alla mia esperienza, non perché voglio autoaffermarmi. Ho lavorato e lavoro giornalmente sul mio ego, e sono consapevole che l'ego è quello che ci allontana da chi siamo veramente, è quello che ci inganna con facili percorsi e scorciatoie che poi ci rovinano la vita. Sapete come potete fare per sapere se siete nel vostro ego? Pensare se avete dei contrasti e litigi.... e se non vivete il presente ma siete sempre lì a pensare al passato o al futuro... se sì, allora siete persi nell'ego. Allora vi consiglio i meravigliosi insegnamenti e libri di Eckart Tolle (per la verità, Eckart Tolle lo consiglio a tutti!). Parlo molto delle mie esperienze perché se dico certe cose, e qualcuno vuole verificarle, si può fare subito. Sicuramente da qualche parte ci saranno le mie cartelle cliniche, e verificare certe mie affermazioni è facilissimo. Poi ciò che ho vissuto in prima persona posso raccontarlo molto meglio da diversi punti di vista. E di molte persone ho perso le traccie, per cui sarebbe difficile se non impossibile (anche per chi come età se n'è andato nell'altra dimensione) andare a recuperare informazioni per accreditare i miei racconti. Ma tanto sono tutte fiabe! Quindi questo libro vuol spiegare, attraverso la mia esperienza e attraverso i percorsi di guarigione soprattutto di due terapie alternative che pratico e amo (ma in realtà il percorso è simile anche per altri approcci terapeutici) come il Body Alignment Technique (o Allineamento Corporeo, nome che io tendo a non usare perché richiama troppo per la nostra cultura un riallineamento della struttura fisica, e ne limita il significato), che nel libro chiamerò BAT, e la Terapia di Regressione alle Vite Passate, che abbrevierò in PLRT (Past Life Regression Therapy).






Altri estratti:






Un piccolo aneddoto, che riguarda il Feng Shui, una tecnica orientale che è legata allo scorrere dell'energia e a facilitarne il movimento per ottenere enormi vantaggi in ogni settore della vita. Ebbene, a Hong Kong qualche decina di anni fa avevano costruito l'ennesimo bel grattacielo per la sede di una banca. Peccato che gli affari della banca andavano piuttosto male, in particolare da quando si erano spostati nella nuova sede. Chiamarono un esperto di Feng Shui che studiò gli ambienti e fece alcune correzioni (non ricordo esattamente, mi sembra che sistemò due leoni all'ingresso, una fontana davanti all'entrata, e diverse altre cose che hanno molta importanza per la gestione del movimento delle energie) e nel giro di poco tempo la banca divenne estremamente florida.

Un giorno sarà così anche qui.... si capirà che tutto è energia, e che un lavoro profondo sulla realtà deve essere prima di tutto un lavoro profondo sull'energia.

In effetti quando partecipai ad un workshop a Milano di Brian Weiss e seguii la sua induzione di progressione alla vita futura, io mi vidi come medico del futuro, un medico che lavorava in gran parte con l'energia, non così diverso da come faccio ora, ma certamente più inquadrato, capito, valorizzato!

Torniamo alle indicazioni.... penso anche all'importanza di alcune professioni che sfruttano delle parti del corpo oltre il loro normale utilizzo, per cui il corpo è stato progettato in tanti anni di evoluzione. Ad esempio i calciatori, con le articolazioni e i problemi muscolari, i cantanti d'opera, che sfruttano al massimo le corde vocali (e spesso ahimè terminano troppo presto le loro carriere...), a chi fa lavori usuranti. Mi è capitato anche di fare terapia ad un gioielliere, e come priorità è venuto il riequilibrio legato ad una sostanza chimica che, nonostante avessi studiato chimica sia al liceo che all'Università, non avevo mai sentito nominare! Ebbene, il mio cliente gioielliere mi confermò che quella sostanza l'aveva utilizzata alcuni anni addietro per lavorare a caldo l'argento! E chiaramente lo aveva intossicato. Ci sono infinite indicazioni per il BAT e la PLRT. Ad esempio le varie fobie e paure, come quella di guidare la macchina, di andare in aereo, degli animali. Avevo una paziente che aveva il terrore di entrare in un ospedale e negli aerei, pur lavorando per la Swiss Air e potendo viaggiare in modo privilegiato. Solo avvicinarsi ad un ospedale o ad un aereo le provocava forti crisi di panico. Ovviamente superò entrambe le fobie, e ora vive le due situazioni quasi normalmente. Poi ci sono i vizi, come le droghe (ci sono droghe più o meno invalidanti, ma non ci sono droghe buone...) e il fumo di sigaretta è fra queste. L'alcolismo, e altri vizi e dipendenze. Sinceramente non riesco a capire chi fuma, visto che ora si sa che è un uccidere il proprio corpo, e ci sono pure le immagini di come sono neri i polmoni di un fumatore, e di quanti anni ci vogliano per riparare ai danni del fumo. Il problema del fumo è ovviamente legato alla sfera emozionale. E' un comportamento legato alla autodistruttività, che nelle sue due forme, conscia e subconscia, è una delle emozioni che più ci contraddistinguono e contraddistinguono questo periodo temporale. In effetti sono molte le nostre azioni autodistruttive: andare veloce in auto (rischiando la nostra vita, ma anche quella degli altri!), mangiare troppo o mangiare male, bere troppi alcolici, dormire troppo poco, fare sesso non sicuro, fare vita sedentaria, inquinare e.... fumare! Vi prego... lavorate su voi stessi e amatevi, piuttosto di fumare, bere, esagerare col cibo e svilendo il vostro magnifico corpo!











Col termine "inconscio" si sta ad indicare l'insieme di tutte quelle attività mentali che non sono presenti alla nostra coscienza. La maggior parte delle azioni, come vestirsi, mangiare, guidare, avvengono grazie all'inconscio, sono azioni meccaniche.

All'interno del nostro inconscio, che io e molti paragonano alla parte sommersa di un iceberg (molto maggiore della piccola parte che emerge e che si vede e si conosce...), ci sono una quantità enorme di cose. Intanto la ripetitività giornaliera. Il fare le stesse cose e dire le stesse cose e ricevere le stesse parole ogni giorno, le rafforza all'interno del nostro inconscio (la ripetitività ha una grande forza). Poi ci sono le vite passate, che influenzano anche nel presente, ci sono tutti i traumi che abbiamo avuto nella vita, anche traumi rimossi o ritenuti piccoli, ci sono tutte le cose e affermazioni che ci sono state dette e inculcate da persone e dai vari media. E queste cose sono tanto più forti se ci sono state dette in tenera età, quando si hanno minori difese e al contrario si assorbe di più dall'ambiente esterno, o se vengono da persone o entità che sono considerate più autorevoli (genitore, parroco, maestro, professore...). Una delle cose che non bisogna mai fare è il dire frasi del tipo: "che stupido che sono" o "che deficiente che sono".... quando si sbaglia. Capita di farlo, ma si mandano all'inconscio dei messaggi negativi che influiranno altrettanto negativamente su noi stessi. E' meglio dire: "ho sbagliato, ma sarò più attento", e altre frasi simili in positivo. La fiducia in sé stessi la si costruisce anche così. E ovviamente un insegnante e un genitore deve mandare messaggi in positivo, anche se d'impulso la prima parola che verrebbe da dire fosse "asino"! Nella mi esperienza da insegnante di matematica e scienze nella scuola media di Zanica e nella scuola media di Comun Nuovo, la parola che usavo e uso di più era ed è: "bravo!".

Per influire sull'inconscio ci sono tantissime tecniche, come pensieri e meditazioni positive, con visualizzazioni di ciò che si vuole essere o avere (meglio se fatte ancora a letto, al mattino o alla sera, in momenti più propizi per influenzare l'inconscio in quanto il cervello in quel momento ha una prevalenza di onde cerebrali alfa e theta), con affermazioni positive pronunciate a voce, con l'autoipnosi, con particolari esercizi yoga che scoprono i pensieri inconsci negativi, e permettono di tagliarli ed eliminarli, come anche di inserire pensieri positivi e fecondi.











Altra storia: un sabato ero in trasferta nel paese di Rota Imagna, dove andavo ogni tanto a fare diverse terapie ospitato dalla signora L. Quel giorno, mese di maggio, mentre guidavo nell'andata sotto il sole, aprii il tetto elettrico per avere fresco, e lasciai l'auto col tetto aperto. Alla sera, dopo un bel po' di lavoro e di fatica, era buio. Entrai in auto e provai in mille modi a chiudere il tetto, anche perché faceva veramente fresco! Nulla. Il mattino successivo dovevo andare al battesimo della bimba della mia amica L., riprovai a chiudere, ma ancora nulla. Passai poi un'oretta a giocare con le bambine delle mie amiche, mi divertii e rilassai, e come per incanto il tetto apribile elettrico funzionò alla perfezione, e mai più diede segni strani. Una volta tornai tardi da Milano alla mia Bergamo, dopo il lavoro come informatico e alcune terapie come secondo lavoro. Il treno fece ritardo, quindi persi l'ultimo autobus disponibile per arrivare a casa mia, lontana circa un'ora di buon cammino dalla stazione ferroviaria. Pioveva, e non avevo l'ombrello.... ero 'leggermente' stanco e incazzato... ricordo che passai dalla via Noca, una bella e solitaria via che scende da Città Alta verso il borgo Santa Caterina, e al primo lampione della via, al mio arrivo si spense... mi allontanai e si riaccese, il successivo si spense, e così via, spensi tutti i lampioni di quella strada! Che poi non era nemmeno molto simpatico camminare al buio sotto la pioggia!

Un mio ex collega, quadro della mia ex società di informatica, un po' di anni fa, mi raccontò che gli si era fuso il pc... completamente da buttare. Gli chiesi... "ma com'è che stai ad emozioni?" Mi rispose che era incazzato con la società, gli avevano tolto i benefit come l'auto aziendale, era stato demansionato, ed era in rotta con la dirigenza. "Per forza!", gli risposi, "era ovvio che ti sarebbe successo questo!".

Pensando ai guasti, quando usavo ancora le lampadine a filamento di tungsteno, erano innumerabili le volte che, stanco o arrabbiato, facevo bruciare la lampadina nel momento in cui entravo a casa e l'accendevo!

In realtà, se avete il coraggio e l'apertura mentale di accettarlo, tutte le cose e i guasti accadono per un motivo, che è poi un motivo emozionale e/o spirituale. Ad esempio i guasti agli scarichi idraulici, li si possono equiparare all'apparato escretore, problemi strutturali sono legati al sistema scheletrico, problemi al sistema elettrico rimandano al sistema nervoso, ecc. E poi devi pensare al significato simbolico ed emozionale di ogni sistema corporeo. Vivendo in questo modo, si vive con più consapevolezza, e si può lavorare molto meglio su sé stessi e progredire più velocemente nel nostro percorso di vite.











La malattia è tutto ciò che si frappone, o meglio ne è il risultato, nel perseguire questo disegno meraviglioso che noi stessi prima di nascere scegliamo liberamente, e che altrettanto liberamente cerchiamo di perseguire (a volte consciamente, più spesso totalmente ignari di esso). Quando siamo sulla strada giusta dei nostri scopi (se abbiamo avuto l'intuizione di trovarli, o se li stiamo perseguendo inconsciamente), o più semplicemente quando siamo innamorati di qualcuno e stiamo vivendo il massimo dell'amore, non c'è nessuna malattia né dolore! Sfido a trovare una persona che sia felice, innamorata, realizzata nel lavoro e non sia toccata da gravi perdite, che abbia la benché minima malattia!

Certo, la malattia significa organi che non funzionano, virus o batteri o funghi che si stanno diffondendo nel nostro corpo, cellule tumorali che si riproducono senza regole causando danni, ormoni, neurotrasmettitori e altre sostanze chimiche in squilibrio. Ma questo è solo l'effetto. In realtà tutto ha un'origine emozionale e/o mentale e/o spirituale. L'origine è appunto una situazione che va contro il nostro benessere psicofisico, che va contro al nostro progetto divino con cui nasciamo. Può essere un trauma fisico, un trauma emozionale o un lungo periodo difficile dove si vivono emozioni negative, magari l'intera vita! Certo anche nel trauma fisico, come vedremo poi, c'è la parte emozionale: c'è l'emozione che si prova al momento del trauma, che spesso è inconscia, ovvero non conosciuta, e poi c'è l'emozione o le emozioni che hanno portato all'incidente... ebbene sì, non c'è nulla che capita a caso, nemmeno un'incidente d'auto o altro tipo di trauma. Quando lavoro con le persone, e viene a galla un incidente (tipicamente un incidente stradale, ma il discorso vale per qualsiasi tipo di incidente), io sempre chiedo: "ma in quel periodo come andavano le cose? come stavi? che cosa stava succedendo alla tua vita?", e quasi sempre c'è un chiaro riscontro di evidente crisi, di momenti difficili da gestire, di situazioni bloccate e stress oltre misura.

L'incidente è una grande fuoriuscita di energia bloccata in noi; è un modo che il corpo sceglie, dopo aver dato molti messaggi purtroppo inascoltati, di dare un segnale ancora più forte, ma anche una necessaria liberazione violenta di energia connessa a quel blocco a cui non sappiamo dare risposte. Ci sono caduto anch'io numerose volte, e nel mio caso la situazione era molto più stupida perché sapevo benissimo cosa sarebbe successo. Una volta avevo molte tensioni addosso, mi sentivo triste, giù di morale... rimandai di prendermi cura di me stesso e, tagliando il formaggio mentre mi preparavo la pizza, mi tagliai un pezzo di dito! Un'altra volta ero ancora in un periodo di tensione, in cui avevo avuto altri segnali e come al solito facevo come due delle tre scimmiette... non vedo e non sento... e così mi capitò un incidente stradale. Come una pentola a pressione o un vulcano, la tensione aumenta e aumenta fino a quando si ha un'esplosione incontrollata.











Sicuramente l'atteggiamento giusto per non ammalarsi è quello di cercare di vivere in un'ottima comunicazione, perdonando se ci sono odio e/o rancore, amando e, dove non si può amare, almeno rispettando l'altrui arretratezza culturale e la bassa consapevolezza di essere umano.

Se succede un trauma, un tradimento, un lutto (che viene ritenuto il trauma emozionale più forte in assoluto), la cosa sbagliata è far finta di niente, non pensarci, seguire i consigli banali e sbagliati del tipo: "andiamo al cinema così non ci pensi".... infatti le emozioni negative che sono nate da quel trauma hanno ancora più forza e potere e, seppur ignorate dal nostro conscio, creano danni ancora più gravi in noi stessi... magari nel giro di qualche giorno, oppure di alcuni anni e decenni, ma sempre alla fine creano pesanti malattie. Invece l'atteggiamento corretto è quello di farci i conti, riconoscere le nostre emozioni dolorose, o le nostre emozioni di debolezza. Cercare di rielaborarle, magari anche di gestirle. Ci sono molti modi.... sicuramente per un lutto piangere è buona cosa, permette di rilasciare parte del nostro dolore, oppure in una situazione di rabbia con un nostro collega di lavoro, o magari un familiare, immaginare di averlo davanti e di dirgli quello che sentiamo (e in questo caso anche usando il peggior turpiloquio possibile immaginabile, qui è ok!) va molto bene. Se siamo in una stanza da soli possiamo farlo anche a voce alta, che ha più forza, e magari aiutandoci con gesti, con il corpo, prendendo a pugni un cuscino o altro. Io ho imparato a gestire certi momenti di forte stress anche a scaraventare con tutta la forza, e magari anche urlando, alcuni oggetti per terra, per scaricare la tensione accumulata nello stesso modo di come funziona la valvola di una pentola a pressione. Noi infatti siamo molto simili alla pentola a pressione, o ad un vulcano. La pressione sale sempre di più fino a quando è troppo elevata... bisogna farla uscire fuori. O ci pensiamo noi, magari scegliendo il BAT, o altra terapia o modalità, e lo possiamo fare in modo sano e controllato, oppure avremo degli effetti dirompenti, che come si diceva prima possono essere un incidente, oppure una malattia seria.











La malattia e il dolore quindi non sono casuali, ma originati da problemi emozionali e/o psicologici e/o spirituali. Un vero percorso di guarigione profonda deve quindi andare alla radice della sorgenza del blocco emozionale, e poi della malattia. Sono sempre un po' scettico su altri modi di curare e che non vanno così in profondità. Farò un altro esempio illuminante su questo: un giorno venne da me una signora per la prima volta. Feci le consuete due parole spiegando il tipo di lavoro, e mettendomi in ascolto del suo bisogno di riequilibrare qualcosa. Mi disse di alcuni suoi problemi, ma il vero problema non me lo disse. Testando le emozioni, mi venne l'emozione di 'trauma da stupro'. Aiuto! Mi arriva questa signora la prima volta, che non conosco, e mi viene questa emozione? Che faccio? Che dico? Parto a parlare del sesso degli angeli per arrivare agli uomini criminali sessuali?! Ero in crisi, continuavo a combattere col mio Sé Superiore, e lui continuava a dirmi di dirglielo! Allora per cercare di capirne di più, testai anche il periodo relativo al trauma, e mi venne che era successo una decina d'anni prima. Allora armandomi di tutta la forza e l'incoscienza, le dissi timidamente che l'emozione che mi veniva come prioritaria era legata ad un trauma da stupro, successo circa una decina di anni prima. Lei spalancò gli occhi sorpresa: "ma come fa a saperlo?". Le risposi: "E' il suo corpo che me lo dice!". Era tutto vero! Facemmo una terapia bellissima, dico facemmo perché anche lei (come tutti i riceventi del BAT) collaborò alla terapia, e perché ci sono anche altre entità che entrano in gioco ad aiutare la terapia stessa. Ci fu un pianto singhiozzante, forse uno dei più forti e liberatori che abbia mai visto nelle terapie da me condotte, e sentii un grande cambiamento. Alla fine della seduta era visibilmente provata, ma anche serena, e io pure perché sapevo che si era fatto un lavoro molto profondo. Dopo tre giorni, e penso che abbia aspettato qualche giorno per vedere che quello che provava non fosse un effetto momentaneo ma un cambiamento vero e profondo di sé stessa, mi telefonò ringraziandomi ancora e dicendomi che si sentiva un'altra persona, che aveva lavorato per dieci anni sul tema/trauma attraverso la psicoterapia, ma che sapeva di non aver superato il problema. Invece ora, dopo solo un'ora di terapia, si sentiva un'altra! Per forza, dico io, c'è molta differenza a lavorare terapeuticamente a livello mentale, piuttosto che comprendere anche gli altri livelli, in primis l'emozionale, con una profondità e dei risultati nemmeno paragonabili.





NB.valgono tutte le indicazioni presenti nel mio libro sulle caratteristiche di quanto sopra riportato



TORNA ALLA PAGINA PRECEDENTE