Bruno Morpurgo prof di informatica
Come divento professore
Mi tolgo subito qualche sassolino dalla scarpa... Il preside (o dirigente, oggi si dice così, ma non cambia) che ebbi il primo anno di supplenza annuale mi disse chiaramente in faccia che non gli piacevano i prof come me che iniziavano ad insegnare sui 45 anni, lo vedeva un ripiego. Intanto, fosse pure un ripiego, bisogna valutare la bravura nell'insegnare, e non conta l'età o la provenienza. Inoltre, se io fossi stato scaltro (e non sincero, come sono sempre), quando partecipai per la prima volta al concorso per insegnanti, fresco di laurea, e avessi detto una bugia, sarei diventato in quel momento un prof (in quel caso di matematica e fisica). Sì, perchè avevo passato bene lo scritto, e all'orale mi giocavo il posto con un altro uomo con diversi anni più di me, che era un prof precario. Mi chiesero se io lavorassi, e risposi di sì, avevo da poco un contratto a tempo indeterminato (che comunque poi ho capito non vale come ho pensato per tanti anni, nel senso che se ti vogliono cacciare, hanno mille modi per farlo...), mentre l'altro concorrente era un prof precario, già dentro la scuola. Sinceramente, il ricordo che ho, fu che il mio orale era migliore, ma fecero una scelta dettata da altri motivi.
Ad ogni modo ritengo che la mia esperienza come analista programmatore sia una risorsa eccellente nell'insegnamento. Tanti prof parlano di gestione del progetto, di programmazione, di problematiche solo per averle studiate sui libri, io le ho vissute per 18 anni sulla mia pelle. Penso che sia un plus quello che hanno i miei studenti. Ovviamente sarebbe da chiedere a loro.
Come ho iniziato
Beh... mi sono trovato nel 2015 a terminare una commessa lunghissima, di 15 anni... solitamente i programmatori che sono utilizzati come consulenti esterni, stanno da un cliente 6 mesi, un anno, due anni. Io mi sono trovato a lavorare per ben 15 anni per conto di Montetitoli-Borsa Italiana. Nel frattempo la mia società per cui lavoravo aveva cambiato target di lavoro, e non voleva spendere tempo e soldi per formarmi sul Sas, che era il business fondamentale su cui era focalizzata. probabilmente avevo fatto guadagnare troppo poco! Visto che mi pagavano 1500 euro netti al mese! E su di me quella cifra da Borsa Italiana la prendevano in 3 giorni di lavoro. Vabbè... lasciamo stare, così va il mondo del lavoro. Comunque il mercato è veramente schifoso, le società per pagare meno prendono giovani appena laureati, e io nonostante laurea e nonostante un ottimo gradimento dei clienti da cui ero stato, e tanta esperienza, non riuscivo a trovare un altro posto di lavoro. La mia società, Sidi di Milano, mi chiese di lavorare per la consorella Tactical People, ma dovevo accettare pure di abbassarmi lo stipendio a circa 1300 euro. Lo feci, pure quello. Mi mandarono da un cliente attraverso una ennesima società, cioè a Deutsche Bank (dove ero già stato 15 anni prima) ma attraverso un'altra società di consulenza, la Accenture. Beh... fu il periodo più brutto della mia vita, una situazione di lavoro che stressante è dir poco, fra manager e colleghi uno peggio dell'altro per rampantismo, presunzione e poca, se non nulla, umanità. Mi ricordo che si usciva per i pranzi insieme, e il discorso di più alto livello fu quali biscotti erano più buoni, con dibattito finale. Lasciamo perdere! Se non avessi fatto in ogni viaggio sul treno una meditazione di autoipnosi per liberarmi dello stress, mi sarei ammalato gravemente. davvero l'anno più brutto della mia vita. Poi chiuso quel discorso (sarebe bello raccontare anche come si è chiuso... quando scriverò un libro sulla mia vita, sicuramente lo farò), la mia società mi propose un progetto a Mestre... i primi mesi mi avrebbero pagato la trasferta, poi mi sarei dovuto arrangiare. Dissi: "ok, datemi qualcosa e me ne vado fuori dai coglioni". Che squallore.
Con qualche soldo da parte anche del tfr mi sono detto: qualcosa troverai, devi ricominciare da zero. Nelle graduatorie della scuola c'ero già da tanti anni, ma non osavo fare il passo di lasciare il mio lavoro che pensavo sicuro, per un lavoro che temevo fosse precario. In realtà ho visto che nonostante la mia laurea e la mia esperienza, nel mondo dell'informatica dopo i 40 (forse già dopo i 30) si è considerati zero. Mi vengano a dire le società che non si trovano programmatori di esperienza, gli sputo in faccia. Il cielo sa quanti cv ho mandato in tutta Milano, Bergamo, Brescia, persino Trieste. Lasciamo perdere!
Ad ogni modo, credo fosse febbraio 2016, attesi una supplenza in matematica e scienze per la scuola media, o matematica e fisica per le scuole superiori. In realtà l'occasione arrivò abbastanza presto, e presi una supplenza breve alla scuola media di Zanica. Fu un'esperienza bellissima. Poi nella stessa scuola mi richiamarono come prof di sostegno di un ragazzino autistico. Altra esperienza bellissima. E poco dopo feci un periodo anche più lungo alla scuola media di Comun Nuovo. Altra esperienza bellissima, anche se in una terza media qualche problemino ci fu, perchè si sa che il supplente viene sempre preso sotto gamba, ma quando la supplenza viene prolungata, e ci sono le verifiche da fare e i voti da dare, ecco che vengono i problemi! Ad ogni modo prime esperienze positive, anche se da subito decisi che volevo insegnare nella scuola secondaria di secondo grado, quelle che io chiamo le scuole superiori.
Il nuono anno scolastico iniziò subito con una supplenza al Lussana! Il mio liceo scientifico di quando ero ragazzino... ed essere "dall'altra parte" era veramente una cosa per me emozionante. Le stesse aule dove ero stato studente, ora ero prof! Purtroppo fu breve, i ragazzi e l'ambiente mi piaceva davvero un casino!, ma ci fu l'occasione di una supplenza annuale a Zogno all'Istituto Turoldo. E quindi ciao Lussana! E soprattutto ciao ragazzi, in pochissimi giorni mi erano entrati subito nel cuore!
Prof di informatica
In realtà con la laurea in fisica posso insegnare quasi tutto: fisica, matematica, informatica, elettrotecnica, elettronica, ecc. ecc. ... Infatti ho fatto anche una supplenza di un mese e mezzo al liceo Mascheroni, e un anno ho insegnato matematica e fisica al Liceo artistico Manzù (anche se ufficialmente al Liceo artistico ero con una cattedra di potenziamento di informatica)... Ad ogni modo, per la cronica mancanza di prof di informatica, mi è capitato di fare di più supplenze di informatica. E quindi il concorso straordinario l'ho dovuto fare per informatica. Ad ogni modo l'informatica è stato anche il mio lavoro per circa 18 anni, quindi non mi sento assolutamente fuori posto.
Come sono come prof?
Beh... dovrebbero dirlo i miei studenti. Io mi vedo come un prof che cerca di fare il massimo, disponibile, gentile, aperto, competente. Cerco di non fare gli errori, molti, che ho subito io come studente (favoritismi, prof stronzi, prof che magari non gliene fregava nulla di insegnare ma solo di prendere lo stipendio a fine mese, prof prevenuti, prof presuntuosi e anche incapaci... non tutti ovviamente, ma diciamo che non ho stupendi ricordi di molti miei prof), e di migliorarmi continuamente. Poi è anche chiaro che il mio modo di essere cambia ed è cambiato a seconda della scuola, della classe e della materia. Ho avuto classi da cui ho faticato a tirar fuori qualcosa, classi ostili (con una quarta, nell'anno 2021/22, mi venivo la nausea quando entravo in classe... hanno cercato di farmi di tutto, solo perchè la pensavo in modo diverso da loro... roba da inquisizione, da medioevo, da persone piccole, molto piccole), classi invece splendide e che sentivo gioia ad insegnare. Poi è un conto insegnare informatica 2 ore alla settimana a ragazzi che ti considerano la materia come secondaria, e ci mettono poco interesse e studio. Diverso era insegnare All'Itis indirizzo Informatico, dove Sistemi e Reti o TPS sono materie fondamentali, e quindi magari pretendevo di più.
Ad ogni modo la mia filosofia è: se meriti, ti dò anche 10. Ma devi meritarlo, ti devi dare da fare, e allora sono più che felice di dare voti anche alti. Ai miei tempi, spesso, il massimo dei voti era un tabù. Mi chiedo: ma perché?
Il mio libro per i miei studenti
Come prof spesso provo molta frustrazione: vorrei insegnare ai ragazzi a gestire l'ansia, a studiare meglio, a motivarsi, a sapersi gestire. Ma con due ore alla settimana e tante cose da fare per cercare di rispettare il programma di inizio anno, non rimane tempo per queste cose. Allora ho pensato di scrivere un libretto... non tante pagine perché altrimenti i ragazzi non proverebbero nemmeno a leggerlo, e perché si possono dire le cose inmportanti con poche parole (chi mi conosce sa che sono molto pragmatico, e ho spesso il mal di pancia in alcuni consigli di classe dove qualche mio collega mi risulta piuttosto logorroico. Quindi ho scritto questo libretto agile, con soprattutto la mia esperienza (guarda caso come anche il libro della guarigione, dove parlo di mie esperienze dirette), anche perché oltre all'esperienza di studente liceale e universitario, mi è pure capitato di ricominciare a studiare a 48 anni! Sì, perchè nel 2017 sembrava obbligatorio fare 4 esami universitari (pedagogia, psicologia, didattica, nuove tecnologie), chiamati 24 cfu, per partecipare al concorso. Quindi mi sono trovato al mattino ad insegnare, al pomeriggio a fare lo studente universitario sui banchi dell'Università di Bergamo, e poi preparare le mie lezioni e studiare per questi 4 esami, con la testa di un 48enne (che è ben diversa di un 18enne!). E, lo dico con un filo di orgoglio, prendendo due 30 e due 30 e lode. Non male. Quindi in questo libretto ho messo le mie esperienze, e l'ho spedito a tutti i miei studenti all'inizio dell'anno. L'avranno letto? penso pochi, ma il problema è loro. Io, anche per altri argomenti, butto il sasso nell'acqua, creando le onde nello stagno. Chi vuole e sa cogliere, coglie.
Questo libro è in vendita ad un prezzo molto basso su amazon, comunque chi vuole lo può scaricare qua sotto, cliccando sulla copertina del libro:
I momenti top
Sono stato felice quando ho lottato per i miei studenti, perchè si meritavano un voto migliore, e c'era chi voleva penalizzarli per ragioni di orgoglio. Brutta cosa l'ego, anche fra gli insegnanti. E poi queste cose non le posso nemmeno raccontare perchè ciò che succede nei cdc è segreto. Ad ogni modo una delle cose che io ci tengo di più è guardarmi allo specchio ed essere fiero di ciò che sono, e dei miei comportamenti.
Ricordo quando cantai con alcuni miei studenti la mia canzone "La mia isoletta", in una giornata di autogestione, in quel caso laboratorio musicale. Che bello. Anche se non mi ricordavo le parole!
Altro momento significativo, verso la fine dell'anno scolastico 2020/21 (ero al liceo artistico) una ragazza di una mi classe mi chiede come facessi a essere sempre sorridente e positivo! Detto fra noi... solo chi ha grande sofferto, e superato quelle sofferenze, può avere quel tipo di sorriso, che rassomiglia al sorriso del Buddha con cui solitamente viene rappresentato.
Altro momento molto bello: fine anno 2021/22, una ragazza di terza mi chiede se mi poteva abbracciare. Eccome! Momento top! Io cerco anche il contatto fisico coi miei studenti, ma fra pandemie, e pericolo che posso essere frainteso, spesso evito. Ma ho un bellissimo ricordo di quell'abbraccio.
I miei video di informatica sul mio canale YouTube
Durante il primo lockdown per l'epidemia, mi sono trovato in difficoltà come tutti. C'è stata la dad, ma non subito. Fra i vari strumenti che ho utilizzato, ho pensato di creare delle lezioni online per i miei studenti dei terza e quarta Itis informatica, i miei cari ragazzi dell'Isiss Valle Seriana (che poi tra l'altro erano proprio nella zone peggiore della pandemia). La cosa bella è che poi questi video sono stati guardati da tantissime persone, sono stato contattato anche da un insegnante dalla Sardegna, a cui ho mandato le slide su cui si basavano le mie lezioni video. Tanti altri studenti, ma anche solo gente interessata all'argomento, hanno visto questi video, e ho ricevuto anche dei bei messaggi di ringraziamento. La vita, pur nelle difficoltà, riserva spesso delle pagine bellissime, delle soddisfazioni che fanno molto piacere.
La sicurezza informatica 1/3
La sicurezza informatica 2/3, i virus
La sicurezza informatica 3/3, la sicurezza delle reti
Introduzione alle reti 1/4
Introduzione alle reti 2/4
Introduzione alle reti 3/4, modello ISO/OSI
Introduzione alle reti, Internet e il World Wide Web 4/4
Per altri video (algoritmo di Dijkstra, larghezza di banda, dispositivi di rete, ecc... andare sul mio canale YT